Specifichiamo che "targhe anodizzate" e "targhe ossidate" sono la stessa cosa.
Si tratta di targhe con base in alluminio e superficialmente uno strato di ossido d'alluminio che ne rappresenta la sua maggiore caratteristica.
L'ossido viene creato a spese dell'alluminio stesso, contrariamente alla maggior parte dei trattamenti superficiali che invece riportano strati di metalli diversi dalla base (tipicamente zinco e nichel su basi ferrose).
Nel caso di una targa, l'ossido è al di sopra della vernice, ovvero abbiamo l'alluminio di base su cui vengono serigrafati testi e simbologie e successivamente si crea sopra lo strato d'ossido.
L'ossido ha spessori molto bassi, tipicamente 15µ ed è di fatto trasparente quindi non compromette la leggibilità dei testi.
Questa particolarità rende la targa immune a qualunque tipo di solvente, diluente, sgrassante, benzine, ecc., in quanto prima di intaccare la vernice andrebbe rimosso l'ossido.
Inoltre le vernici utilizzate non sono proprio "vernici" ma molecole più naturali meno soggette all'invecchiamento.
PREGI
Totale immunità a solventi, detergenti, benzine, ecc. e comunque a tutti quei prodotti che non sono in grado di deteriorare l'ossido di alluminio.
Notevole resistenza all'esposizione al sole e alle intemperie.
Adatto a subire anche lavorazioni particolari come fresatura e marcatura laser.
Ampia disponibilità di spessori a partire da 0,5 mm fino a 5 mm.
Al tatto e alla vista la targa si presenta come un ottimo articolo, solido, di pregio, molto metallico.
DIFETTI
Non potendo utilizzare vernici, nel senso comune del termine, la scelta cromatica dei testi è molto limitata, sono possibili solo verde, rosso, giallo, blu, nero e anche tra questi 5 si parla, ad esempio, non di tutti i blu ma solo quel blu, solo quel verde, ecc. Non è possibile eseguire lavorazioni per deformazione a targa finita: l'ossido anche se non si stacca presenta crepe microscopiche che possono risultare antiestetiche.
Durata non eccessiva se immerso in acqua salata, pur resistendo anche degli anni non è il suo ambiente ideale.
La grafica della targa per la precisione viene riportata non prima di creare l'ossido ma durante, ovvero il ciclo di creazione dell'ossido viene interrotto, si serigrafano testi e simboli, poi si completa la creazione dell'ossido.
Tutto ciò obbliga ad avere l'impianto di ossidazione all'interno dell'azienda, ed essendo questo particolarmente ingombrante ed impegnativo ne consegue che una targa in alluminio anodizzato non è la targa più economica possibile.
FALSI MITI E LEGGENDE
Ci sono produttori di targhe che non avendo internamente l'impianto di ossidazione acquistano lamiera di alluminio già ossidato e serigrafano "sopra" all'ossido i testi.
Ovvio che con questo metodo non si raggiungeranno mai i livelli qualitativi di una targa prodotta da chi, come noi, ha l'impianto interno avendo le vernici esposte sulla superficie e quindi in balia di solventi ed affini.
Per individuare queste targhe basta passare il polpastrello sui testi, anche se sottile si sente lo spessore della vernice segno che si trova sopra e non sotto lo strato di ossido.
Questa tecnica serve anche ad avere targhe leggermente più economiche ma essendo che alluminio ed ossido di alluminio sono comunque da fare la differenza di prezzo non vale la differenza di qualità
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